Tra il dire e il fare…

In questi giorni mi viene spesso rivolta la domanda su cosa mi abbia spinto a entrare a far parte di una lista civica e, ancor più, ad accettare la candidatura a sindaco. La risposta che do è abbastanza semplice: l’amore e la riconoscenza per una comunità che venti anni fa mi ha accolto e adottato e a cui sento di poter dare qualcosa (o molto, spero).

In realtà c’è anche un motivo meno puntuale ma altrettanto forte: la stanchezza di sentire politici e amministratori che continuano a dare più importanza al dire che al fare e cercano di manipolare l’informazione a proprio uso e consumo.

Io li capisco, è normale, è umano, ciascuno di noi cerca di mettersi in luce mostrando il profilo migliore ma poi viene la sera, ci si toglie il trucco o gli abiti eleganti e le maschere cadono…

Oggi, 20 dicembre, ho letto un articolo sull’Eco del Chisone che mi ha fatto sorridere in quanto non avendo, in passato, fatto parte di nessuna lista piobesina ho potuto osservarlo senza pregiudizi e valutandolo sulla base della mia competenza sul tema della comunicazione visto che sono 30 anni che me ne occupo e ho sulle spalle più di 2.000 ore di aula come formatore su questo argomento.

Prendo tre punti dell’articolo per commentare, il virgolettato è quanto riportato nell’articolo.

  1. “Quest’anno è la prima volta che, nel Comune di Piobesi, l’approvazione del bilancio di previsione avviene in consiglio prima della fine dell’anno, evitando così l’esercizio provvisorio […]” Se ci pensate è una dichiarazione fantastica… un amministratore si vanta di aver ottemperato alla legge in modo completo per la prima volta… cioè di avere fatto una cosa normale e dovuta. A ragion di logica un amministratore dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa per le volte in cui non lo ha fatto, siamo al ribaltamento della realtà. Peraltro il sospetto che quest’anno sia stato fatto in quanto le norme dal 2023 sono diventate più stringenti è quantomeno legittimo.
  2. “Il 2024 sarà anche l’anno in cui vedremo finalmente l’apertura di due cantieri: quello delle piste ciclabili interne (attese da oltre quarant’anni) […]” È da quando sono ragazzo, quindi (ahimè) da più di quarant’anni, che vedo Comuni dare l’avvio a lavori negli ultimi sei mesi prima delle elezioni, ma che combinazione… Se sono più di quarant’anni che Piobesi attende le piste ciclabili come mai i lavori non sono stati avviati negli ultimi 10 anni di questa giunta? Sono d’accordo e consapevole che queste piste vadano fatte ma, forse, in quarant’anni le esigenze si sono un po’ modificate e il progetto andrebbe integrato con altre esigenze veicolari e ciclopedonali.
  3. “Il 2024 sarà anche l’anno in cui vedremo finalmente l’apertura di due cantieri: […] e quello della sicurezza del rischio idrologico, opera che permetterà la protezione del centro abitato e dei suoi abitanti […]” Sembra una bella cosa. Ci sono solo alcuni omissis… Ad esempio che i 2.553.000 finanziati dalla Regione e inseriti nel bilancio 2024 sono solo il 50% dell’importo dell’intera opera, con quei soldi non si mette in sicurezza il paese, si iniziano a fare alcune opere ma il resto (messo sul bilancio 2026) non c’è certezza certi che arrivi e che si possa quindi fare l’opera totale così come è stata progettata. Un altro esempio è che il progetto che era stato fatto è stato ampiamente modificato grazie all’impegno della minoranza e, anche economico, da parte di cittadini per pagare tecnici che evidenziassero l’inadeguatezza del progetto originale.

L’articolo si chiude con “Ci riteniamo soddisfatti del lavoro fin qui svolto e il 2024 ci porterà i frutti.”

Mi viene da chiudere con una considerazione: visto che fino a oggi frutti non se ne sono visti e si vedranno nel 2024 significa che non sono soddisfatti del lavoro fatto dal 2014 al 2022 (Suma bin ciapà…) ma lo sono molto del lavoro di quest’anno… beati loro perché noi non lo siamo!

Meditate!